
Le liste di attesa rimangono una priorità al centro dell’agenda della Regione Toscana. Per contenere i tempi di accesso alle prestazioni e migliorare la presa in carico dei pazienti, la giunta regionale, con una delibera di ieri, completa il quadro degli interventi.
A fine marzo la giunta aveva già approvato un Piano da quasi trenta milioni di euro. Diciotto milioni destinati alla remunerazione della produttività aggiuntiva del personale e undici milioni per prestazioni nel privato convenzionato: le uniche leve a disposizione previste dalla normativa nazionale.
“Lo scorso anno – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - il meccanismo era più flessibile nella pianificazione: le aziende sanitarie potevano utilizzare in deroga lo 0,4 per cento del fondo sanitario per contenere le liste di attesa, indipendentemente dal farlo con la produttività aggiuntiva del personale o facendo ricorso al privato convenzionato. Una misura che il Governo ha cancellato facendoci fare passi indietro e dimostrando una grande inadeguatezza”.
“Non ci siamo rassegnati – continua – abbiamo dovuto lavorare fino a maggio per trovare soluzioni alternative che ci consentissero di arrivare ad un piano di contenimento che andiamo ora a completare”.
Nel corso del 2024 erano stati destinati 20 milioni per l’offerta di prestazioni erogate dal privato convenzionato. Per arrivare agli stessi standard, la giunta ha previsto la possibilità di rimodulare le risorse destinate al privato convenzionato, per un valore di 12 milioni di euro, così da garantire il medesimo livello di offerta di prestazioni per i cittadini toscani al pari dello scorso anno.
“Stiamo facendo i salti mortali - conclude l’assessore - Chiaro è che aver avuto a disposizione la possibilità di utilizzare in modo flessibile una parte del fondo Sanitario avrebbe fatto la differenza: era uno strumento che ci consentiva di programmare risorse ed attività, dando ritmo e continuità al sistema. Ma evidentemente il Governo ha deciso che non sarebbe stato più utile”.