‘Urbanina’, antesignana delle auto elettriche: dal 3 giugno la mostra in Regione

Infrastrutture e mobilità
Tutta la Toscana
3 giugno 2025
14:20

‘Urbanina’, antesignana delle auto elettriche: dal 3 giugno la mostra in Regione

Rimarrà esposta nei giardini di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale

‘Urbanina’, antesignana delle auto elettriche: dal 3 giugno la mostra in Regione
Il presidente Giani a bordo dell'Urbanina

Sessanta anni fa, nel 1965, fu costruita in Toscana quella che può essere considerata l’antesignana delle attuali mini auto elettriche da città. Il prototipo nacque nella villa settecentesca di Poggio Adorno, comune di Castelfranco di Sotto (Pi), ad opera del proprietario della tenuta, il marchese Pier Girolamo Bargagli Bardi Bandini, e del tecnico Narciso Cristiani, che progettarono, omologarono e costruirono in serie un’auto elettrica per la mobilità cittadina, a cui diedero il nome di ‘Urbanina’.

Elettrica e facilmente ricaricabile, compatta per muoversi nelle strade cittadine e per il parcheggio, due posti e carrozzeria modulare estate-inverno, l’Urbanina era l’auto ideale per la mobilità cittadina. Innovative anche le soluzioni rispetto alle tecnologie dell’epoca, sia nella elettronica che nelle batterie, ma la visione di una mobilità elettrica, sostenibile e a inquinamento zero, si rivelò troppo futuristica, in un mondo con una coscienza ambientale ancora da sviluppare: ovvero, l’Urbanina era troppo in anticipo sui tempi per avere successo.

“La storia dell’Urbanina è bellissima - ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani -, un fatto che ci porta indietro nel tempo di sessanta anni, quando il marchese Bargagli e un tecnico affermato come Cristiani, due toscani doc che seppero anticipare i tempi, realizzarono una macchina elettrica, in 500 esemplari. Eravamo in pieno boom economico e a dominare erano le auto alimentate a benzina destinate a una diffusione di massa. Oggi quella invenzione avrebbe avuto ben altro successo e siamo qui a rendere omaggio ai due toscani che seppero anticipare il futuro”.

L’avventura dell’Urbanina terminò all’inizio degli anni ’70: dopo aver prodotto circa 500 vetture, i due proprietari cedettero il know-how, le attrezzature e i brevetti all’azienda Zagato che carrozzò l’ultima versione della vettura, chiamandola la ‘Milanina’, prodotta in circa 40 esemplari.

Nel 2018 un gruppo di appassionati, guidati da don Andrea Pio Cristiani, figlio di Narciso, progettista della Urbanina, e fondatore del Movimento Shalom, ha dato vita all’associazione “L’auto elettrica tra passato e futuro”, con l’obiettivo di preservare e divulgare il ricordo dell’Urbanina, dei suoi inventori e di coloro che ne condivisero l’avventura, raccogliendo documenti e testimonianze. L’associazione ha sviluppato anche un’importante attività di ricerca e di restauro dei pochissimi esemplari che sono arrivati fino ai nostri giorni, uno dei quali, una ‘Urbanina Milanina’ perfettamente restaurata e funzionante, verrà esposto a Firenze, in una mostra allestita nei giardini di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale.

La mostra

Scopo della mostra è quello di far conoscere al pubblico la ‘Urbanina’ e i suoi inventori, contestualizzando l’epoca in cui l’idea si è sviluppata (quindi con la tecnologia e la coscienza ambientale di 60 anni fa) e focalizzando la ‘visione’, sia sociale che tecnica, dei due inventori. E, non ultimo, fornire al visitatore un altro esempio della creatività toscana, troppo innovativo per essere compreso e apprezzato.

La mostra si sviluppa come un percorso nel quale il visitatore potrà seguire, passo dopo passo, l’iter del progetto con lo sviluppo dei vari modelli e scoprire quanto di quello pensato per la Urbanina si trova nelle auto elettriche di oggi. Il modello ‘Urbanina Milanina’, l’ultima serie prodotta con carrozzeria disegnata da Zagato, resterà esposto durante tutta la durata della mostra.

A ingresso libero, la mostra chiuderà il 18 giugno.