Istituzioni
3 ottobre 2014
14:41

Bugli: "Pa efficiente quella che sa cooperare". Al lavoro su funzioni province

LUCCA La nuova Pa? "La vorrei un po' come Open Toscana, la nuova multipiattaforma on line che abbiamo tenuto a battesimo il 22 settembre dice l'assessore ai rapporti con gli enti locali e ai sistemi informativi della Regione, Vittorio Bugli -: ovvero una pubblica amministrazione che offre servizi ai cittadini e alle imprese e cerca di farlo nel mondo pi semplice possibile, ma capace di diventare anche un luogo di cooperazione e partecipazione per sviluppare servizi ancora migliori, una Pa che cerca contatti semplificati e permanenti con chi di innovazione vive e prova a ringiovanirsi, con cateme di comando meno lunghe e meno strutture: non tanto e solo per risparmiare ma per essere pi efficienti".

A Lucca si aperto il "Dire e Fare" il salone regionale della pubblica amministrazione che si innova e che animer fino a sabato, per tre giorni, pi luoghi del centro storico e alla Casa del Boia ristrutturata qualche mese fa e dove ha vissuto davvero l'ultimo boia di Lucca, trasformata in una fascinosa sala convegni a ridosso delle mura alberate, si parlato di nuovi assetti istituzionali, delle riforma delle Province, delle riforma costituzionale che sar e di come questa nuova architettura possa aiutare l'innovazione e la competizione del paese.

C'era l'Anci Toscana, con la neo presidente (e sindaco di Sesto Fiorentino) Sara Biagiotti, e c'era la Regione, coorganizzatori della rassegna. C'erano sul palco anche i sindaci di Lucca, Alessandro Tambellini, e di Siena, Bruno Valentini. Ci doveva essere anche il Governo, ma il sottosegretario Bressa stato trattenuto a Roma per impegni istituzionali.

"Le riforme sono una necessit - si dice - e servono rapporti pi stretti con i sindaci". Si rincorrono economie di scala. "Ma fusioni e gestioni associate non sono tutto" si sottolinea: serve anche un cambio di prospettiva e filosofia. "Hardware ma anche contenuti - concorda l'assessore Bugli - per riforme lasciate troppo a lungo indietro e da fare in fretta che costituiscono la sopravvivenza e il futuro stesso del Paese prima che della pubblica amministrazione". "Un lavoro prosegue da fare assieme con due capisaldi, sussidariet e adeguatezza, ovvero riorganizzando tutto quello che si pu verso il basso ma avendo ben presente che alcune funzioni hanno bisogno di un livello diverso.". Che tradotto vuol dire trasferire alcuni compiti ai Comuni, farne tornare altri alla Regione e altri ancora lasciarli, per il momento, alle attuali nuove Province, "facendo della citt metropolitana che prima non c'era e ora s conclude l'assessore un'occasione e uno strumento per attrarre nuove risorse europee e nuovi investimenti in una stretta alleanza con la Regione".

Di tutto questo si discuter nei prossimi tre mesi nell'Osservatorio che la giunta regionale ha istituito luned scorso. Ne fanno parte, oltre alla Regione, l'Anci e l'Upi ovvero l'associazione dei Comuni e l'unione delle Province i nove presidenti delle nuove e vecchie province e il sindaco della citt metropolitana. "La prima preoccupazione rassicura Bugli sar naturalmente la salvaguardia dei 4500 dipendenti di tutte le province toscane e degli altri lavoratori che per le Province lavorano".