Un bambino fa il cuore con le dita delle mani mentre la nave che lo ha salvato, assieme ad altre 94 persone al largo della Libia mercoledì scorso, si distende lungo la banchina del porto di Marina di Carrara: lo stesso bambino che assieme alla mamma, un soffice canone di peluche in mano e stretto al petto, un’ora e mezzo più tardi, alle cinque del pomeriggio, sarà tra i primi a scendere dalla Ocean Viking.
“La Toscana ha il volto umano di chi accoglie i bisognosi – commenta il presidente della Regione Eugenio Giani -. L’accoglienza è nel dna dei toscani: qualche mese fa con gli ucraini ed oggi con chi arriva dal mare”. “Polemiche con il governo?” gli chiede qualcuno. “Per troppi anni – risponde - si è lucrato consenso politico sull’immigrazione. Ieri come oggi io rifuggo strumentalizzazioni di vite umane e mi limito a dire che ad ogni mano innocente tesa la Toscana aprirà sempre il suo cuore, accogliendo chi ha bisogno”.
Sono in 95 i migranti a bordo, tra cui un ustionato da prodotti chimici (probabilmente cherosene). Arrivano da più zone dell'Africa sub-sahariana. I minori sono trentotto: tra loro ce ne sono trentatré non accompagnati (tutti con più di quattordici anni) che saranno ospitati in un centro di accoglienza straordinario allestito sul territorio. Gli altri sessantadue saranno distribuiti nel resto d’Italia, forse qualcuno anche in Toscana. Nel centro di accoglienza straordinario di Piombino troveranno invece rifugio dieci minori non accompagnati arrivati ieri a La Spezia con la Geo Barents.
“Anche qui a Carrara la Toscana ha mostrato la sua capacità di accoglienza e solidarietà – commenta l’assessora al sociale, Serena Spinelli - Le operazioni di sbarco si sono svolte regolarmente e i migranti stanno svolgendo le procedure e ricevendo assistenza nel padiglione attrezzato a Carrara Fiere. I trentatré minori non accompagnati saranno accolti una struttura adeguata a Massa, la cui apertura è stata disposta dalla Prefettura e dove saranno attivati i percorsi a loro dedicati con la collaborazione dei servizi sociali territoriali”. “Anche in questa occasione – prosegue Spinelli - c'è stata la massima collaborazione tra tutte le istituzioni e una grande risposta da parte della Protezione civile, delle associazioni del volontariato e dei servizi sociali e sanitari”.
A loro un grazie corale ed orgoglioso da parte delle due assessore e del presidente Giani, esteso al prefetto di Massa per il coordinamento, alle forze dell’ordine e di polizia, agli addetti al porto e “a tutti coloro che stanno contribuendo ad accogliere con umanità”.
E’ da mercoledì scorso che la Ocean Viking viaggia per arrivare a Marina di Carrara, il porto di sbarco indicato dal Governo. Quattro giorni in mare: lunghissimi probabilmente per quei 95 ospiti a bordo, donne, uomini ed anche bambini, salvati su un gommone in difficoltà al largo della Libia dopo essere stati individuati da un aereo di soccorso. E quando finalmente la prua punta decisa verso terra e la nave entra nel porto toscano, a babordo un gruppo di migranti si affaccia dal ponte intermedio, salutando ed urlando di gioia alla vista della terra: uno, due pollici alzati in segno di vittoria (la prima dopo tanta paura e incertezza) e i sorrisi, nascosti ma palpabili, dietro le mascherine. Un’ora emezzo più tardi, verso le cinque del pomeriggio, i primi undici scendono e tra i volontari e gli operatori c’è chi non riesce a trattenere un applauso. Fuori dal porto un presidio di cittadini manifesta contro lo sbarco, ma molti più numerosi sono quanti stringono striscioni di benvenuto, ai lati del viale a mare.
Dopo gli sbarchi avvenuti nei giorni prima di Natale a Livorno, quando arrivarono in duecento, quello di oggi è il terzo gruppo in poco più di un mese che approda in Toscana.