Lavoro
25 giugno 2014
17:15

Lavoro e formazione, con il Fse in sette anni aiuti per 268mila toscani

FIRENZE Nel settennato 2007-2013 la Regione Toscana ha gestito 659 milioni del Fse, il Fondo sociale europeo, attivando 53.404 progetti di cui oltre 49.000 sono stati interventi individuali. I destinatari finali sono quasi 268.000 di cui il 54,11% (145.514) donne e il 35% giovani tra i 15 e i 29 anni.

Sono queste, in estrema sintesi, le cifre emerse nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza sul Por FSE 2007-2013 che si svolto oggi a Firenze, presieduto dall'assessore regionale alle attivit produttive, al credito e al lavoro, Gianfranco Simoncini.

"Si tratta ha precisato l'assessore di un ottimo risultato, visto che al 31 marzo scorso avevamo impegnato il 92% delle risorse assegnate e liquidato il 77% delle somme a disposizione. Tra i risultati che giudico pi significativi ci sono quelli del progetto Giovanis , rispetto al quale forte e' stato l'impegno per finanziare l'attivazione di 14.251 tirocini non curriculari e stage presso aziende, pi di mille dei quali in favore di soggetti svantaggiati. Sul fronte occupazionale abbiamo investito risorse per 243 milioni di euro la met dei quali per la Cassa integrazione in deroga, ma anche per l'inserimento lavorativo, per incentivare l'assunzione di donne e aiuti per conciliare la vita familiare con quella lavorativa".

Nel mentre si avvia a concludere la gestione del settennato trascorso, la Regione si appresta a lanciare il prossimo 2014-2020.

"I fondi che potremo gestire aggiunge Gianfranco Simoncini sono del 20% superiori a quelli utilizzati tra il 2007 e il 2013. Da qui al 2020 potremo infatti contare sui 730 milioni di euro del Fse e sui 65 milioni del programma Garanzia giovani, attivato nel maggio scorso per garantire o un lavoro o un'adeguata formazione ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano. I nostri obiettivi sono di sostenere i processi di autonomia giovanile, favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, puntare su una formazione di qualit elevata, favorire percorsi socialmente inclusivi, ridurre le disparit di genere, prevenire la dispersione scolastica".