FIRENZE Della cassa di espansione da realizzare nei Renai da San Mauro a Signa, tra Arno e Bisenzio, si parla da sette anni. Ma la progettazione stata pi difficoltosa del previsto e il Comune di Signa, ente attuatore, alla fine ha deciso di fare un passo indietro, per senso di responsabilit , ed accettare la diffida e il commissariamento al fine di permettere la realizzazione della cassa di espansione. Un'opera strategica per la messa in sicurezza dell'intera area metropolitana, a valle di Firenze. Un invaso in grado di contenere, al crescere della portata di fiumi e torrenti, qualcosa come 13 milioni di metri cubi di acqua, pi della met del lago di Bilancino, e quindi un'argine importante contro il rischio alluvioni.

La decisione stata ratificata oggi nel corso del riunione in Regione del collegio di vigilanza. "Adesso annuncia l'assessore all'ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini procederemo alla nomina di un commissario. Incaricheremo un tecnico esperto della Regione, in modo da risparmiare risorse. Dopodich a settembre il commissario proceder aggiornando il cronoprogramma per la realizzazione dell'opera e il quadro delle risorse finanziarie".

La cassa di espansione dei Renai parte di un accordo di programma del 2004 firmato da Regione, Autorit di bacino, provincia di Firenze e comuni di Signa, Campi Bisenzio, Firenze e Sesto Fiorentino. E proprio l'accordo prevedeva il meccanismo della diffida e commissariamento, in questo caso consensuale, nel caso di inadempienza.

La realizzazione della cassa di espansione si accompagner anche al completamento del parco dei Renai, curato interamente dal Comune di Signa. "Da questo punto di vista - commenta il sindaco, Alberto Cristianini - l'intervento rappresenta un'importante sinergia fra l'esigenza di mettere in sicurezza il territorio e la fruibilit di un'area strategica, sia per il comune di Signa che per l'intera area metropolitana fiorentina."