Il progetto Autofitoviv vuole diventare una guida per le aziende vivaistiche per ridurre il rischio di introdurre inconsapevolmente parassiti, acari e altri organismi patogeni nei vivai. L’obiettivo è quello di incentivare i vivai ad adottare misure di autocontrollo, per evitare che gli organismi pericolosi possano riprodursi tra le piante ornamentali e infettare l’ambiente, minacciando la biodiversità del patrimonio forestale toscano. Attraverso un’efficace attività di prevenzione è possibile evitare di introdurre organismi nocivi e ridurre l’impatto ambientale dell’attività vivaistica.
Progetto AUTOFITOVIV Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale
Capofila: Associazione Vivaisti Italiani
Partner del progetto: 11 partner (aziende agricole, università, centri di ricerca, etc.)
Consulta il sito web del progetto https://www.autofitoviv.eu/ e il sito di Innovarurale
Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando PSGO (Progetti speciali dei Gruppi operativi) (misure 16.2, 1.1, 1.2, 1.3)
Importo: contributo erogato 327.807,07euro
Durata: 2019 - 2022
Il progetto
Come gli ultimi anni ci hanno dimostrato, virus e agenti patogeni non si fermano alle frontiere. Questo fenomeno non riguarda solo microorganismi pericolosi per l’uomo, ma si applica anche a parassiti e sostanze infestanti che compromettono la salute delle piante.
Per affrontare questo problema, negli ultimi tempi è stata sviluppata una nuova normativa, sia a livello nazionale che europeo. Grazie al cofinanziamento del PSR Toscana 2014-2022, il progetto Autofitoviv vuole rappresentare una guida per le aziende vivaistiche, non solo nell’adozione della nuova normativa, ma anche nell’applicazione di linee di difesa che rispettino l’ambiente.
Il progetto ha infatti individuato delle buone pratiche per aiutare le aziende vivaistiche a ridurre il rischio di introdurre inconsapevolmente parassiti, acari e altri organismi patogeni nei loro vivai.
L’obiettivo principale del progetto è quello di incentivare i vivai ad adottare spontaneamente delle misure di autocontrollo, per evitare che gli organismi pericolosi possano riprodursi tra le piante ornamentali e spingersi a infettare l’ambiente circostante, minacciando la biodiversità del patrimonio forestale toscano. Attraverso un’efficace attività di prevenzione è possibile evitare di introdurre organismi nocivi e ridurre l’impatto ambientale dell’attività vivaistica e inserire elementi di lotta integrata.
Per rendere più efficace la prevenzione, il progetto ha cercato di individuare tutte le possibili fonti di contaminazione e di causa di malattie. Per questo, le azioni realizzate riguardano ambiti diversi, come:
- realizzazione di un vero e proprio protocollo da applicare alle piante in ingresso nei vivai e dei vademecum da seguire in caso di quarantena delle piante;
- predisposizione di trappole specifiche, verifiche a raggi infrarossi, controlli visivi da parte di tecnici specializzati, diagnosi di biologia molecolare, analisi dei terricci e delle acque di irrigazione per rilevare la presenza di Phytophthora;
- applicazione di mezzi di lotta integrata e alternativi alla lotta chimica.
È stato possibile realizzare delle attività così complesse solo grazie alla stretta collaborazione tra i partner. Sotto la guida della capofila, l’Associazione Vivaisti Italiani, hanno partecipato al progetto aziende vivaistiche, ma anche enti di ricerca e università, come il CNR, il CREA, le Università di Firenze e Pisa, mentre per le attività di divulgazione e comunicazione sono state coinvolte l’Accademia dei Georgofili e la Società consortile PIN S.c.r.l.
Risultati
Il progetto ha permesso a enti di ricerca e aziende vivaistiche di rafforzare la loro collaborazione. Gli enti di ricerca hanno potuto testare su ampia scala i risultati delle loro attività, grazie ai terreni messi a disposizione dalle aziende. Le aziende hanno messo in pratica le raccomandazioni degli enti di ricerca. Questo ha portato a una riduzione del 70% dell’uso di fitofarmaci nei vivai. È stato così ridotto l’uso di sostanze pericolose sia per l’ambiente che per l’uomo.
L’Associazione Vivaisti Italiani ha svolto un ruolo importante nel coinvolgere le aziende ad adottare soluzioni innovative e a basso impatto ambientale e a diffondere le buone pratiche sviluppate durante il progetto, come ad esempio quelle che riguardano le misure di quarantena per evitare di introdurre nei vivai insetti, muffe e altri patogeni presenti nelle piante o nei terricci. Inoltre, molti tecnici del settore sono stati coinvolti nelle attività di divulgazione e informazione.
I numeri del progetto
- 11 partner coinvolti
- metodi di detection con tecnologie e strumenti di ultima generazione
- attività di divulgazione e formazione
- redazione di linee guida relative a: controlli delle piante in ingresso, gestione delle emergenze fitosanitarie, controllo fitosanitario delle piante in produzione
Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022
Parole chiave: Innovazione, psgo, controllo delle infestanti e delle malattie, pratiche agricole