Investimenti irrigui nelle aziende agricole: il bando per i contributi

Investimenti irrigui nelle aziende agricole: il bando per i contributi

Sostenere, attraverso contributi in conto capitale, la realizzazione di investimenti irrigui, adeguatamente dimensionati in ragione del loro utilizzo nell’azienda agricola, tesi a: costruire nuovi impianti irrigui aziendali che possono comportare una estensione delle superfici irrigate; migliorare, rinnovare e ripristinare gli impianti irrigui esistenti che possono comportare un’estensione delle superfici irrigate; creare, ampliare, migliorare, ristrutturare  bacini e altre forme di stoccaggio/conservazione., nonché effettuare la loro manutenzione straordinaria. Sono queste le finalità del bando “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale”  approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale 14073 del 26 giugno 2025, in attuazione dell’intervento SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale” del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana (Csr) Feasr 2023-2027.

​​​​​​​Unitamente al bando è stato approvato lo schema del “Progetto di investimento e/o Piano aziendale” (allegato B del decreto), che contiene  gli elementi che consentono al compilatore di effettuare la  valutazione di coerenza dell’operazione per il raggiungimento delle finalità dell’intervento e, al tempo, stesso di fornire gli elementi che facilitano e, quindi, accelerano i tempi istruttori delle domande di sostegno.

Possono presentare domanda gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile, con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura, ovvero imprenditori che, tenuto conto della esclusione predetta, esercitano l’attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse in possesso di una delle seguenti qualifiche: imprenditore agricolo professionale (IAP) iscritto, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 27 luglio 2007, n. 45; imprenditore agricolo professionale (IAP) riconosciuto, anche a titolo provvisorio, soggetto equiparato all’imprenditore agricolo professionale (IAP) ai sensi dell’art. 20 della legge regionale 27 luglio 2007, n. 45,  coltivatore diretto iscritto nella gestione previdenziale agricola INPS in qualità di Coltivatore diretto.

Le domande devono  essere presentate entro le ore 13 del 19 dicembre 2025

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