Le reti cliniche, modello Toscana

Ridurre la duplicazione degli interventi, concentrare le competenze, migliorare l'assistenza ai pazienti e ridurre i costi di gestione. Con questi obiettivi, la scelta di campo della Toscana è stata quella di sviluppare un modello innovativo di reti cliniche.

La riorganizzazione ospedaliera legata all'attivazione di reti cliniche, presenti da tempo nell'offerta dei paesi anglosassoni, è uno degli argomenti più attuali e maggiormente rilevanti nella sanità nazionale e internazionale ed è correntemente ritenuta un modello avanzato di assistenza.

Si tratta di un modello innovativo che sviluppa una collaborazione 'governata' tra azienda territoriale e azienda ospedaliera, in particolare per i percorsi tempo dipendenti, per i quali la massima sincronizzazione degli interventi rappresenta un fattore chiave.

Con indubbi vantaggi per il paziente, che in questo modo viene assistito in tempi più brevi, con gli interventi più appropriati, secondo un preciso percorso assistenziale. Con l'obiettivo di ridurre mortalità ed esiti permanenti (per ictus, traumi, infarto), e di individuare per tempo le patologie (nel caso di infertilità, melanoma, tumori della cute), intervenendo per tempo per curarle.

Ad oggi sono state attivate:

  • le reti tempo dipendenti: ictus, trauma maggiore, infarto;
  • la rete per la prevenzione e la cura dell'infertilità;
  • la rete per il melanoma e i tumori della cute.
     

APPROFONDIMENTI

  • Reti cliniche tempo dipendenti  ►►
  • 118: il numero unico nazionale dell'emergenza sanitaria  ►►
  • ICTUS: pochi minuti valgono una vita ►►
  • Melanomi in aumento, la Toscana istituisce la Rete regionale (comunicato stampa del 10/08/2017) ►►
  • Infertilità, nasce la rete regionale per prevenzione, diagnosi e cura (comunicato stampa del 20/07/2017) ►►
  • Ictus, infarto, grande trauma, la Regione vara le Reti cliniche tempo dipendenti (comunicato stampa del 03/01/2017) ►►

 

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Aggiornato al:
24.03.2020
Article ID:
14582472