Il rapporto testimonia come i servizi sociali, nel corso della pandemia,  hanno adeguato gli assetti organizzativi, sperimentando inedite soluzioni di comunicazione con i cittadini per cercare di rispondere ai nuovi e contingenti bisogni che sono emersi. L’Osservatorio Sociale Regionale ha cercato di raccogliere la reazione “a caldo” dei Servizi di ambito attraverso un questionario finalizzato a capire come hanno adattato nel corso della prima fase di lockdown (11 marzo-3 maggio 2020) sia la loro organizzazione che le modalità di restituzione delle prestazioni di pertinenza.
Ne è emerso un quadro nel complesso coerente, la cui analisi ha cercato di approfondire alcuni aspetti relativi agli assetti (tra tutti il livello di gestione degli stessi servizi socio-sanitari a livello di ambito), e alle variabili che possono aver avuto un ruolo determinante nelle strategie operative messe in campo.
A tale scopo, ci siamo avvalsi anche dell’omologa rilevazione effettuata da ANCI a livello comunale, evidenziando elementi di coerenza e soprattutto di arricchimento sul piano informativo.

Il report, per ricostruire una analisi di contesto in grado di accogliere le considerazioni sopra esposte, ripercorre le principali tappe nazionali e regionali che hanno generato le trasformazioni istituzionali dei sistemi socio-assistenziali toscani, quindi esamina gli assetti organizzativi attuali in ambito regionale, sottolineando la loro impostazione finalizzata ad una sempre più completa integrazione sociosanitaria. Nella terza parte, dedicata alla comunità professionale, è stato incluso un approfondimento sulle disposizioni contenute nella legge 178/2020 relativamente ai contributi erogati agli ambiti per l’assunzione di Assistenti Sociali Professionali, le disposizioni dell’Ordine Professionale in merito alle procedure in emergenza, e un approfondimento sulla normativa relativa alla tutela dei minori.

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