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Una vita senza barriere

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Periodico mensile della Giunta regionale toscana - anno XIV n.1 gennaio 2006
Casa, lavoro, assistenza e tempo libero. Questi i quattro temi su cui verterà il Programma regionale sulla disabilità per i prossimi cinque anni

Alla fine del 2004, su 2.715.220 cittadini toscani da 0 a 64 anni risultavano portatrici di handicap 27.374 persone, il 56 per cento delle quali ritenute gravi. Inoltre nel corso del 2004 sono state presentate 11.431 domande di riconoscimento dello stato di handicap; di queste, solo 768 non sono state accettate, mentre delle 10.663 accolte, quasi 7.000 sono state definite gravi. Firenze è la provincia con la più alta percentuale di cittadini con handicap (31,8 per cento) seguita da Livorno (11,3 per cento) e Pisa (10,6 per cento).
Dati che non lasciano dubbi sull’importanza di interventi di sostegno. Per la Regione Toscana, si legge nella legge 41 del 2005, le politiche per i disabili “consistono nell’insieme degli interventi e dei servizi volti a promuoverne l’integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”. Si tratta quindi di dar vita ad un Progetto regionale sulla disabilità che veda la partecipazione di istituzioni locali e parti sociali per sviluppare una linea di intervento omogenea e coordinata per azioni innovative nel campo del lavoro, della scuola, della vivibilità quotidiana, dando piena attuazione ai diritti di cittadinanza. Quattro i grandi temi su cui il programma regionale verterà per i prossimi cinque anni. In primo luogo la casa e, in genere, lo spazio in cui le persone disabili si muovono con progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo sviluppo della domotica (la scienza che si occupa delle applicazioni dell’informatica e dell’elettronica all’abitazione). Il mondo del lavoro è il secondo ambito, con particolare riguardo alle buone pratiche con le quali si vuol favorire l’inserimento delle persone disabili nel mondo lavorativo attraverso le cooperative sociali di tipo B che operano con finalità di promozione. L’assistenza è il terzo tema che si sviluppa attraverso progetti specifici già attivati negli scorsi anni tra cui il “Dopo di noi”, volto a creare modelli operativo-gestionali e strutture dedicate alle persone disabili non autosufficienti da prendere in cura alla scomparsa dei familiari (ad oggi, sono state realizzate 32 strutture in tutta la regione e coinvolti 480 soggetti tra disabili, formatori e operatori ai vari livelli), e la sperimentazione del progetto “Vita indipendente”, destinato a verificare l’adeguatezza del sostegno economico delle persone disabili affinché, autoderminando le proprie le scelte, possano avere tutta l’assistenza di cui hanno bisogno.
Infine, il grande comparto del tempo libero che si snoda su più piani: dallo sport, con la creazione di momenti e percorsi idonei alle persone disabili, al turismo accessibile, utilizzando ed ampliando la rete turistica territoriale utilizzabile dalle persone disabili, arrivando al settore della mobilità con interventi destinati a facilitare l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e a costruire percorsi di autonomia per la mobilità privata.

Una casa intelligente


Nuove tecnologie e informatica al servizio delle abitazioni per migliorare la qualità della vita: in un parola, domotica. Accendere le luci, programmare l’apertura delle serrande, alzare il termostato o attivare i sistemi di sicurezza; sono solo alcuni esempi di come la tecnologia applicata alla casa possa semplificare la vita alle persone. Ma se per tutti la domotica si traduce in “comodità” e nella possibilità di comandare, anche a distanza, elettrodomestici, temperatura e suoni, per determinate categorie, come gli anziani e i disabili, significa invece poter essere autonomi e vivere nella propria casa.
Esperimenti di “casa intelligente” sono stati previsti dalla Regione Toscana già nel Programma di interesse regionale per la disabilità del 2003. In tutto sono state impiegate risorse regionali per un ammontare di 225.000 euro nel 2003 e di 175.000 euro nel 2004. Oltre 500 persone tra operatori pubblici e privati, persone disabili e soggetti del terzo settore hanno infatti partecipato a tre progetti regionali: il “Progetto Domus” gestito dal consorzio Zenit di Firenze e rivolto a persone portatrici di disabilità neuromotorie, in grado di utilizzare alcuni ausili tecnologici avanzati, adattati alle loro capacità; il progetto “Villa il Sorriso” svolto in collaborazione con l’Azienda Usl 10 di Firenze che prevede esperienze di vita autonoma in una normale abitazione per gruppi di tre o quattro disabili per un periodo di due settimane (importo complessivo, 45.000 euro); infine, il progetto di ricerca dell’Università di Firenze sulla progettazione della domotica per l’autonomia delle persone disabili (costo totale 50.000 euro).
Ma le iniziative della Regione non finiscono qui. Sono previsti infatti altri esperimenti su tutto il territorio: dalla realizzazione di un centro di eccellenza sulla domotica agli studi di fattibilità per lo sviluppo di complementi di arredo per spazi domestici, passando per la collaborazione con la facoltà di ingegneria dell’Istituto di scuola superiore Sant’Anna di Pisa sulle applicazioni della domotica.
Per informazioni
Settore Promozione della innovazione operativa del sistema dei servizi e prestazioni
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Tel 055 4383283 oppure 055 438331
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27.01.2008
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262010