L’obiettivo del progetto Varitoscan è quello di realizzare un progetto pilota per individuare le varietà di mais e di miglio che meglio si adattano alle caratteristiche dell’ambiente toscano. È stato messo a punto anche un modello di gestione agronomica di tipo low input, che prevede un ridotto uso di acqua e conserva la fertilità del suolo. Il prodotto ottenuto ha delle elevate qualità nutrizionali e organolettiche, e essendo fortemente legato al territorio, può inserirsi nelle nicchie di mercato, a livello nazionale e internazionale.
Progetto: VARITOSCAN
Clima. Valorizzazione delle colture da rinnovo in ambienti toscani in previsione dei futuri cambiamenti climatici
Capofila: Azienda agricola biologica bio-agriturismo – Il Cerreto
Partner del progetto: 6 partner (aziende, università, Anci, fondazioni, ecc.)
Consulta il sito web del progetto https://www.varitoscan.it/ e il sito di Innovarurale
Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando PSGO (Progetti speciali dei Gruppi operativi) (misure 16.2,1.2)
Importo: contributo erogato 323.140,48 euro
Durata: 2018 - 2022
Il progetto
A causa della globalizzazione e dei cambiamenti climatici si stanno diffondendo sempre più le monocolture ovvero si è ridotta moltissimo la pratica di alternare colture diverse nello stesso terreno. Ciò è causato anche dal fatto che non tutte le colture sono ugualmente redditizie, ma, da un punto di vista ambientale, l’alternanza delle colture è molto importante perché permette di preservare la fertilità del suolo, di contenere i consumi di acqua e di ridurre l’uso di fertilizzanti e diserbanti.
Il PSR Toscana 2014-2022 ha co-finanziato un progetto che punta a risolvere questo problema, introducendo nella rotazione delle colture alcune varietà di mais e miglio, che possono essere coltivati per consumo umano e per i mangimi degli animali.
Negli ultimi anni, l’interesse nei confronti di queste colture prive di glutine è aumentato e si stanno riscoprendo vecchie varietà che non venivano più coltivate, ma anche nuove varietà in grado di fornire prodotti di alta qualità ai consumatori e nuove entrate economiche agli agricoltori. Le numerose varietà, inoltre, aiutano l’ambiente che ne guadagna in termini di biodiversità, fertilità e tutela del paesaggio.
L’obiettivo principale del progetto Varitoscan è stato quello di realizzare un progetto pilota per individuare le varietà di mais e di miglio che meglio si adattano alle caratteristiche dell’ambiente toscano. Allo stesso tempo, è stato messo a punto un modello di gestione agronomica di tipo low input, che prevede un ridotto uso di acqua e conserva la fertilità del suolo. Il prodotto ottenuto ha delle elevate qualità nutrizionali e organolettiche, e essendo fortemente legato al territorio, può inserirsi nelle nicchie di mercato, sia a livello nazionale che internazionale.
Le attività realizzate sono:
- identificare varietà adatte all’ambiente di coltivazione e migliori pratiche agronomiche per la conservazione della fertilità del suolo e per l’utilizzo limitato ed efficiente delle risorse idriche
- definire un protocollo agronomico di produzione
- caratterizzazione nutraceutica delle granelle in base al genotipo e alla sua interazione con l’ambiente di coltivazione
- selezione di varietà adattate ai diversi ambienti di coltivazione e resilienti verso i cambiamenti climatici futuri
- disseminazione dei risultati e formazione
Risultati
Il principale risultato del progetto è stato quello di creare un modello di agricoltura sostenibile basato sul mantenimento della fertilità del suolo, su pratiche agronomiche a basso input e sulla selezione e moltiplicazione di varietà di miglio e mais come colture di rotazione attraverso le valutazioni portate avanti nelle aziende pilota. Tale modello garantisce agli agricoltori un reddito economico appropriato, un minore impatto delle pratiche agricole sull’ambiente e una maggiore capacità di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Le varietà individuate, grazie alla loro variabilità genetica, incrementano la biodiversità degli ecosistemi agrari.
In altri termini, questi i principali risultati e innovazioni raggiunti:
- introduzione nelle rotazioni colturali di varietà di miglio e mais con elevate qualità nutrizionali e adattate ai diversi ambienti di coltivazione toscani
- messa a punto di pratiche agronomiche per ottimizzare le risorse idriche e per conservare la fertilità del terreno con risparmi per l’agricoltore e beneficio diretto per l’ambiente
- le popolazioni di mais e miglio individuate sono una possibilità concreta di reddito per l’agricoltore
- i cereali così individuati sono una risorsa fondamentale per i modelli di agricoltura low input, come l’agricoltura biologica, che possono essere sviluppati e sono economicamente redditizi anche nelle aree marginali
I numeri del progetto
- fornire agli agricoltori colture alternative a basso input per diversificare la produzione;
- diffondere l’utilizzo di varietà resilienti ai cambiamenti climatici e adatte a specifici ambienti di coltivazione;
- affinare le tecniche e le varietà da utilizzare nell’agricoltura biologia e biodinamica;
- sviluppare filiere innovative che valorizzano produzioni di alto livello;
- attività di formazione e divulgazione che hanno coinvolto imprenditori agricoli e rappresentanti istituzionali di diversi comuni, grazie al coinvolgimento di Anci (Associazione nazionale comuni italiani);
- animazione del territorio per trovare soluzioni concrete e innovative;
Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022
Parole chiave: Innovazione, psgo, clima e cambiamenti climatici, qualità, trasformazione e nutrizione, risorse genetiche, miglioramento quali-quantitativo e valorizzazione delle produzioni agricole e forestali, nuove varietà, razze e tipologie di prodotto, multifunzionalità dell'azienda agricola e diversificazione delle attività