Il progetto Vitosca nasce dall’esigenza di valorizzare la carne bovina per migliorare la produzione e la sostenibilità economica delle aziende di settore senza aumentare il numero degli allevamenti. Per raggiungere questo scopo è stato utilizzato, per la prima volta a livello regionale, un meccanismo riproduttivo che utilizza il materiale seminale puro sessato femmina sulle vacche con il migliore pool genetico, garantendo la nascita di soli vitelli femmina da destinare alla produzione di latte per fecondare le altre con materiale seminale di tori da carne per ottenere vitelli con caratteristiche migliori per l’ingrasso e la macellazione, rispettando il benessere degli animali.
Progetto: VITOSCA Il vitello toscano: strategie innovative di incremento
Capofila: ARAT – Associazione Regionale Allevatori Toscana
Numero partner del progetto: 8 (aziende, università, enti di formazione, centri di assistenza, ecc.).
- Consulta il sito web del progetto https://www.vitosca.it/ e il sito di Innovarurale
Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando PSGO (Progetti speciali dei Gruppi operativi) (misure 16.2, 1.1, 1.2 e 1.3)
Importo: contributo erogato, 324.810,80 euro
Durata: 2019 - 2022
Il progetto
Il progetto, cofinanziato dal Psr Fesr Toscana 2014-2022, nasce dall’esigenza di valorizzare la carne bovina per migliorare la produzione e la sostenibilità economica delle aziende del settore. L’obiettivo principale è aumentare la produzione di carne senza incrementare il numero degli allevamenti. Per raggiungere questo scopo è stato utilizzato, per la prima volta a livello regionale, un meccanismo riproduttivo che non era ancora stato applicato nel comparto bovino da latte. L’innovazione consiste nell’utilizzo di materiale seminale puro sessato femmina sulle vacche con il migliore pool genetico, garantendo così la nascita di soli vitelli femmina da destinare alla produzione di latte. Questo approccio permette di diminuire il numero di vacche destinato alla rimonta interna, potendo così fecondare le altre con materiale seminale di tori da carne. In questo modo si ottengono vitelli con caratteristiche migliori per l’ingrasso e la macellazione rispetto a quelli concepiti in modo standard.
La realizzazione di impianti di raccolta, svezzamento, allevamento e ingrasso ha permesso di alleggerire il carico sulle aziende da latte, sollevandole dall’onere di modificare la loro struttura per accogliere i vitelli destinati all’ingrasso.
Durante l’attività progettuale, si è raggiunto un altro importante obiettivo che ha interessato la promozione del benessere animale, attraverso l’applicazione del metodo Classyfarm alle aziende partecipanti.
Con il progetto, i partner sono riusciti a formare un gruppo di lavoro di imprenditori, associazioni, studi tecnici, centri di ricerca, creando una fitta rete di relazioni. Fondamentale è stato il ruolo di ARAT sul territorio che, grazie alla sue rete di conoscenze, ha facilitato e favorito la collaborazione, garantendone l’efficacia.
Risultati
L’introduzione del seme sessato ha riscosso molto interesse su tutto il territorio regionale, diffondendo l’innovazione in tutto il settore. Grazie al progetto si è giunti a una filiera piuttosto strutturata. Infatti, sono stati realizzati altri due centri di svezzamento e alcune aziende hanno iniziato a svezzare i vitelli e a rivenderli verso i 3-4 mesi di età, incrementando il valore della carne nel momento della vendita dell’animale. I risultati del progetto sono stati soddisfacenti e le modalità sperimentate sono state largamente trasferite nel tessuto zootecnico della regione.
La risposta da parte delle aziende è andata oltre ogni aspettativa: gli allevamenti all’interno del partenariato sono due, ma c’è stato un incremento sostanziale delle aziende che hanno adottato le pratiche riproduttive introdotte dal progetto.
L’attività formativa ha cambiato la cultura degli allevatori di vitelli da latte in Toscana, introducendo le nozioni di benessere animale e biosicurezza e divulgando le schede di rilevazione di ClassyFarm.
Gli eventi di divulgazione e l’attività formativa sono stati un momento di condivisione e di approfondimento delle informazioni e dei risultati raggiunti dal progetto. La partecipazione del personale tecnico dell'ARAT ai corsi è stata un fattore chiave per il successo del progetto. Questi professionisti, grazie al loro ruolo di consulenza presso le aziende, hanno condiviso e diffuso le informazioni sulle nuove tecniche introdotte. Questa dinamica ha generato un effetto esponenziale in termini di partecipazione e interesse, coinvolgendo un elevato numero di aziende esterne al progetto.
Con il progetto, i partner sono riusciti a mettere a punto un sistema di collaborazione innovativo ed efficace e un modello di lavoro scientifico. Infine, è stato possibile creare un modello di sviluppo aziendale alternativo per le aziende bovine da latte, contribuendo al consolidamento del settore bovino da carne regionale.
I numeri del progetto
- Nascita di impianti pilota per lo svezzamento dei vitelli per sperimentare innovative tecniche di allevamento, alimentazione, profilassi e valutarne i risultati
- Incremento e valorizzazione della carne toscana attraverso il controllo del processo produttivo e l’applicazione del marchio “Toscana-Toscana” alla carne prodotta
- Maggiore attenzione al benessere e alla biosicurezza con ricorso alla valutazione ClassyFarm
- Aumento della qualità dei prodotti per una maggiore sicurezza alimentare
- Formazione tramite corsi, webinar, convegni ed eventi
Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022
Parole chiave: Innovazione, psgo, allevamento e benessere animale