I geositi di seguito presentati sono stati individuati dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università dagli Studi di Siena nell'ambito di una Convenzione stipulata con l'Amministrazione provinciale di Siena nel 2006. Il lavoro è stato svolto dai dottori Francesca Fontani e Gianni Stanghellini sotto la direzione scientifica del Prof. Armando Costantini, ordinario di geologia dell'Università di Siena.
Questi dati andranno ad integrare il quadro conoscitivo del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC), attualmente in revisione.
I vantaggi dell'individuazione dei siti di particolare interesse geologico si possono così riassumere:
- conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico,
- valorizzazione di parte del territorio provinciale;
- integrazione dei dati territoriali nel PTC di Siena;
- potenziamento dell'attrattiva esercitata dal territorio e quindi dell'offerta turistica;
- incremento dell'occupazione con la creazione di guide ambientali (opportunamente formate) e di personale addetto ai servizi collegati con tale attività turistico - didattica;
- potenziamento dell'offerta didattica.
I presupposti scientifico – culturali
La geodiversità
Come tutti i territori del nostro pianeta, anche quello senese, deve la sua esistenza a vicende geologiche accadute in un passato più o meno remoto, ovvero al susseguirsi di episodi di accumulo o di formazione di rocce, seguiti da momenti di deformazione ed erosione delle stesse. Tali vicende, talvolta complesse, altre meno, sono tutte chiaramente "scritte" nelle rocce del territorio. Se infatti le "leggiamo" dalla più antica alla più recente esse ci "raccontano", ad esempio, di bacini marini, di emissioni vulcaniche, di linee di costa, ecc…, di milioni di anni fa e ci fanno capire il perché di certe caratteristiche morfologiche. Ad esempio ci "informano" che elementi fisiografici di grande spicco come il Monte Cetona, il Monte Amiata, i rilievi del Chianti, le Crete senesi, etc., sono lì per un preciso motivo.
Dal momento che in natura nulla accade per caso, se esistono elementi unici del paesaggio, come quelli elencati prima, uniche debbono essere anche le vicende geologiche che li hanno generati. In altre parole ogni territorio, spesso, costituisce un unicum dal punto di vista geologico presentandosi, almeno per alcuni aspetti, diverso da tutti gli altri; esiste allora una diversità geologica ovvero una geodiversità.
Gli eventi geologici "scritti" nel territorio
Nel voler ricostruire la storia geologica del nostro territorio occorre tener presente che:
- ciascuna formazione porta al proprio interno informazioni che permettono di risalire all'ambiente di sedimentazione o di formazione e, talvolta, anche le testimonianze di travagliati piegamenti o traslazioni;
- ogni formazione, in genere, ha un'età diversa dalle altre;
- alcune formazioni, ovvero quelle della successione toscana e quelle della successione ligure si sono accavallate, le une sulle altre, in modo da formare questo settore di Appennino. Esse provenivano da zone diverse tra loro ed entrambe diverse da quella nella quale oggi le osserviamo. Per questo motivo le vicende raccontate dalle rocce appartenenti alle successioni ligure e toscana vanno riferite ad altre porzioni di territorio; si tratta in altre parole di storie geologiche che loro si sono "portate dietro" e quindi da noi "ereditate". Solo dopo il loro incontro, la loro sovrapposizione e la nascita della porzione senese dell'Appennino hanno vissuto vicende comuni e la loro più recente storia è diventata storia geologica di questa zona;
- le successioni toscana e ligure non sono giunte nella nostra area complete, ma prive di alcune loro formazioni. E' come se avessimo acquisito due libri, che raccontano storie diverse, ai quali mancano alcune pagine;
Quindi per ottenere un quadro esauriente degli eventi geologici responsabili dell'attuale assetto del territorio che ci interessa occorre decifrare le informazioni fornite da ogni formazione, partendo dalla più vecchia, e metterle in sequenza temporale.
Le pagine più belle della storia geologica: i geositi
La storia geologica descritta dai corpi rocciosi e dalla morfologia che caratterizzano il nostro territorio è stata lunga ed in certi casi complessa. Essa è stata scritta sulle rocce dalla Natura nel corso di milioni di anni. Ma come un codice antico che abbia subito danneggiamenti e mutilazioni, anche i nostri corpi rocciosi sono andati soggetti ad erosioni ed asportazioni; pertanto non tutte le pagine di questa lunga storia sono giunte fino a noi.
Quelle che possiamo leggere ci parlano di fatti accaduti molti milioni di anni fa: di antiche eruzioni vulcaniche, della geografia di quel lontano passato, del mare pliocenico entrato ed uscito più volte, delle spiagge, dei delta, dei fiumi di allora, delle loro aree di provenienza, degli organismi e della vegetazione di quei luoghi. Ma possiamo leggervi anche le vicende che tali rocce hanno smembrato, rotto, disarticolato. Possiamo osservare le cicatrici rimaste a testimonianza del perdurare di queste lunghe ed intense deformazioni. E possiamo infine vedere gli effetti provocati dagli agenti esogeni sulle nostre rocce e quindi sul nostro paesaggio.
Alcune di queste pagine sono più belle ed interessanti di altre e costituiscono dei veri Monumenti della Natura, pagine uniche ed irripetibili per il loro valore scientifico, didattico ed educativo: i Geositi.
Fino ad oggi sono stati individuati n° 117 Geositi :
- 55 Geositi di Interesse Regionale (GIR), 34 dei quali pedositi individuati dall'ISSDS di Firenze e 62 Geositi di Interesse Locale (GIL).
Schedatura e data base dei Geositi
Si è proceduto alla schedatura dei geositi utilizzando il miglior data-base nazionale, ovvero quello ufficiale fornito dall'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici), ente costituito nel 2002 dalla fusione dell'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ANPA) e di due dei Servizi Tecnici nazionali, già presso la Presidenza del Consiglio (Servizio Geologico, Servizio Idrografico e Mareografico). Tale data-base gira su applicazione Access in ambiente Windows.
Le schede si compongono di una parte di informazioni presentate su foglio Access; in esso compaiono i dati relativi al geosito quali il nome, l'ubicazione, il grado di interesse, i link al materiale iconografico, i rilevatori - compilatori del geosito stesso, ecc.
A tale foglio Access è collegata una normale scheda informativa di testo; questa ultima parte discorsiva raccoglie tutti i tematismi che il geosito in questione offre: stratigrafia, tettonica, geomorfologia, sedimentologia, paleontologia ecc. I tematismi vengono in una prima sezione descritti così come li si osserva in campagna e poi ne viene discussa la loro importanza e, soprattutto il loro significato.
Per quanto riguarda i Geositi di Importanza Regionale (GIR) qui di seguito riportati occorre precisare che essi, pur essendo stati individuati e schedati seguendo le indicazioni della LR 56/2000 e le linee guida della Regione Toscana, sono da considerarsi ad oggi delle proposte di Geositi di Interesse Regionale avanzate da docenti e geologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Siena.
Tali proposte dovranno essere accettate dal Consiglio Regionale su proposta della Giunta. Solo dopo potranno essere dichiarati a pieno titolo dei GIR.
- Scarica l'archivio dei geositi ( zip 600 MB)
Si tratta di un archivio compresso da scompattare sotto C:\
Sono presenti all'interno:
- Cartella con archivio MS ACCESS con le schede dei geositi
- Cartella con gli shapefile dei geositi
Paesaggi geologici della Toscana
Scarica il volume in formato pdf "Paesaggi geologici della Regione Toscana" (edito nel 2008 a cura della Direzione generale Politiche formative, beni e attività culturali) e realizzato dal Prof. Carlo Alberto Garzonio, Università di Firenze, Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici.
- Scarica il volume (zip 72 MB)