Il trapianto delle cellule staminali emopoietiche (CSE) rende possibile la guarigione di gravi malattie come la leucemia e altre neoplasie del sangue.
Le cellule staminali emopoietiche possono essere ricavate dalla donazione del midollo osseo o del sangue periferico, e dalla donazione del sangue del cordone ombelicale e per questo sono definite anche midollari, periferiche o cordonali.
Il percorso di cura del paziente che presenta malattie del sangue e per il quale il trapianto di cellule staminali emopoietiche rappresenta una possibile terapia, è affidato ai Centri Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche, collocati nei reparti di ematologia degli ospedali pubblici.
Il medico del centro trapianti individua per il paziente la fonte più idonea di cellule staminali emopoietiche - midollo osseo, sangue periferico, sangue cordonale - utilizzabile per il trapianto stesso, in base alle specifiche caratteristiche della malattia, alla storia clinica e ai particolari parametri fisici.
Il trapianto avviene attraverso una trasfusione di sangue, chiamata "infusione" e in base alla provenienza delle cellule, può essere di due tipologie:
- trapianto autologo: consiste nell'infusione di cellule staminali emopoietiche provenienti dal paziente stesso, dopo che queste sono state sottoposte ad uno specifico trattamento. Questo tipo di trapianto, utilizzato soprattutto per la cura di malattie come mielomi e linfomi, permette di stabilizzare i risultati ottenuti sul paziente con i cicli chemioterapici precedenti al trapianto
- trapianto allogenico: le cellule staminali emopoietiche provengono da un donatore, che può essere un familiare o un non consanguineo. In quest'ultimo caso il donatore dovrà possedere caratteristiche istocompatibili a quelle del ricevente. La ricerca del donatore non familiare avviene attraverso il Registro italiano donatori di midollo osseo (IBMDR), che consente la ricerca di donatori o unità di sangue cordonale compatibili, sia in ambito nazionale che internazionale.
Il trapianto rappresenta quindi una delle fasi del trattamento terapeutico, le cui tempistiche dipendono da diversi fattori, come la risposta clinica del paziente a eventuali trattamenti radio/chemioterapici nel caso del trapianto autologo e la disponibilità di un donatore compatibile nel caso del trapianto allogenico.
Nella nostra regione sono presenti Centri trapianto di CSE per adulti e pediatrici, inseriti all'interno della rete regionale coordinata dall'Organizzazione Toscana Trapianti
Registro italiano donatori di midollo osseo
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