Zona Logistica Semplificata

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La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’adozione del Dpcm  25 novembre 2024 ha approvato la proposta di Zona Logistica Semplificata (ZLS) presentata dalla Giunta Regionale nel 2020, come infine aggiornata nell’aprile 2024.

La ZLS costituisce una variante adattata della Zona Economica Semplificata Unica del Mezzogiorno (ZES) pur vedendo interessate porzioni di territorio limitate, e sostanzialmente corrispondenti, come previsto nel Piano strategico della Regione, alle aree logistiche interessate alla movimentazione merci che, in parte, corrispondono alle aree di crisi industriale e alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ("TFUE").

La funzione della ZLS è quella di coordinare le procedure insediative, semplificando i procedimenti e riducendo i tempi di risposta alle imprese, garantire un raccordo tra tutti gli enti la cui competenza opera su tali territori, dalle Autorità di sistema per i porti, agli enti locali, le Camere di commercio, il Consorzio ZIA, sino all’Agenzia delle dogane, in quest’ultimo caso nel perimetro di azione delimitato dal codice doganale e dalle recenti innovazioni (Sportello Unico Doganale).

Inoltre è da evidenziare la componente di sostegno economico all’insediamento produttivo, sia attraverso sostegno diretto che potrà essere approvato dalla Regione, sia attraverso un regime fiscale agevolato della fiscalità nazionale o territoriale.
In tale contesto si collocano gli investimenti pubblici per il potenziamento delle infrastrutture logistiche e di mobilità, il cui quadro conoscitivo presente nel Piano strategico incluso nella proposta di ZLS toscana, dovrà essere aggiornato e diventare oggetto di una programmazione unitaria coordinata in sede di ZLS.

La ZLS per il territorio della Regione Toscana, è stata elaborata configurando una struttura  “policentrica” che coinvolge e integra funzionalmente, a partire dalle 4 aree portuali della Costa (Livorno, Piombino, Marina di Carrara, Portoferraio), le altre principali infrastrutture logistiche regionali quali l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci di Guasticce a Livorno e l’Aeroporto di Pisa come nodi di prossimità, nonché l’Interporto Toscana Centrale di Prato come nodo di collegamento modale.

Le aree interessate rientrano nei territori dei Comuni di Carrara, Massa, Collesalvetti, Livorno,  Piombino, Pisa, Prato, Campi Bisenzio, Portoferraio.
Nelle aspettative generali, l’operatività di questa nuova organizzazione regionale, che comprende l’intera filiera logistica costiera con il raccordo del Polo logistico pratese, consentirà un miglior coordinamento tra i vari settori dell’economia toscana grazie alla logistica, intesa come fase strategica e cruciale dell’organizzazione della produzione sull’intero territorio regionale.
 

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