Pubblicato il Repertorio Toponomastico Regionale

E' stato pubblicato il Repertorio Toponomastico Regionale - http://www.regione.toscana.it/-/retore-repertorio-toponomastico-regionale

Promosso dalla Regione Toscana, il progetto RETORE è stato realizzato a cura del Centro Interuniversitario di Scienze della Terra, in collaborazione con Archivi di Stato toscani, sulla base di un Accordo sottoscritto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto ha permesso di realizzare un repertorio geolocalizzato dell'intero patrimonio toponomastico regionale presente sulle cartografie catastali e topografiche ottocentesche e novecentesche.

In Toscana, la produzione cartografica può contare su una lunga e consolidata tradizione. Dell'ingente patrimonio cartografico oggi conservato, principalmente, presso gli Archivi di Stato toscani, fanno parte le mappe dei catasti geometrico-particellari, i cui rilievi furono avviati su alcune Comunità del Granducato fin dagli anni ottanta del XVIII secolo per concludersi, dopo alterne vicende, negli anni trenta del secolo successivo.

Questi catasti, realizzati con metodi moderni sull'esempio di analoghe esperienze condotte, negli stessi anni, anche in altri Stati dell'Italia preunitaria, costituiscono il primo e imponente nucleo di cartografia moderna della Toscana e, per accuratezza e completezza documentaria, rappresentano ancora oggi uno straordinario strumento conoscitivo, con potenzialità informative che vanno al di là di quelle specifiche per le quali furono realizzati.

Al pari degli elementi topografici rappresentati in queste cartografie, i quali fotografano l'assetto viario, idraulico, edilizio e proprietario del territorio toscano della prima metà del XIX secolo, la toponomastica in esse rappresentata costituisce un utile strumento per la conoscenza del territorio e della sua evoluzione. La possibilità di un confronto diacronico fra patrimoni toponomastici di epoche diverse, può aiutare a ricostruire la storia delle trasformazioni di un determinato luogo geografico e costituire, inoltre, un valido strumento per la conservazione e la tutela, nelle forme scientificamente più adeguate, di ciò che sempre più appare come un vero e proprio bene comune immateriale.