Negli anni 2013-2016, la Regione Toscana ha deciso di promuovere l'implementazione del progetto CASTORE con la schedatura e l'acquisizione digitale di un'altra parte consistente del patrimonio cartografico storico conservato presso gli Archivi pubblici e risalente in massima parte ai secoli precedenti al diciannovesimo. Lo scopo originario del progetto CASTORE, relativo alle sole cartografie catastali ottocentesche, integra così i risultati del processo più ampio di acquisizione della CArtografia STOrica REgionale.
Il fine generale è quello di mettere le mappe storiche a disposizione di una vasta utenza (vedi l'applicativo di ricerca appositamente realizzato), specialmente amministratori, tecnici, scuole e studiosi del territorio, attraverso strumenti di diffusione in rete, ad arricchimento del patrimonio cartografico regionale funzionale alla conoscenza, alla fruizione e alla gestione del territorio e del paesaggio toscano. Le cartografie storiche costituiscono, infatti, strumenti di lavoro largamente utilizzati tanto nella ricerca storico-geografica e territoriale, quanto nella prassi tecnica della pianificazione paesaggistica e territoriale. E' evidente, in questo senso, il ruolo fondamentale di supporto alla pianificazione di una fonte primaria quale la cartografia del passato, che può essere agevolmente confrontata con quella del presente per mettere a fuoco – con la necessaria o comunque utile integrazione delle tante altre fonti documentarie e delle stesse evidenze territoriali – le permanenze storiche e l'articolato mosaico del patrimonio culturale con le trasformazioni intervenute nel tempo nei quadri ambientali e paesistici attuali.
Questa fase del progetto è stata realizzata sulla base di un Accordo sottoscritto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), con l'Archivio Nazionale di Praga e con il Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio (CIST) che ne ha curato gli aspetti scientifici. Il contesto normativo entro il quale questo progetto si è sviluppato è quello della nuova legge regionale 65/2014 sul governo del territorio che, con l'articolo 56, riprende e consolida la formulazione della precedente legge regionale 1/2005 - nell'ambito della quale si era avviato, con il progetto CASTORE, il processo di acquisizione del patrimonio cartografico regionale - confermando l'importanza e il ruolo specifico della cartografia storica quale fonte per la pianificazione territoriale.
Integrando anche un precedente progetto denominato "Imago Tusciae", sviluppato a cura dell'Università di Siena e relativo alle mappe degli archivi di stato di Siena e di Grosseto, sono state selezionate, riprodotte e documentate oltre 13.000 mappe storiche dei secoli XV-XIX relative al territorio della Toscana, conservate presso gli archivi di stato di:
Arezzo (Fondo Comune di Arezzo, Piante sciolte; Fondo Mappe Antiche; Fondo Ufficio del Genio Civile di Arezzo, Disegni);
Firenze (Fondo Corporazioni religiose soppresse dal governo francese; Fondo Miscellanea Medicea; Fondo Miscellanea di Piante; Fondo Ospedale di Santa Maria Nuova; Fondo Piante antiche dei confini; Fondo Piante dei Capitani di Parte Guelfa; Fondo Piante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche; Fondo Piante dello Scrittoio delle Regie Possessioni);
Grosseto (Fondo Acque e Strade; Fondo Camera di Soprintendenza Comunitativa; Fondo Commissario della Provincia Inferiore Senese; Fondo Comune di Grosseto (I deposito); Fondo Genio Civile [di Grosseto]; Fondo Prefettura Granducale Preunitaria di Grosseto; Fondo Prefettura di Grosseto (I versamento); Fondo Tribunale di Grosseto; Fondo Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto);
Livorno (Fondo Archivi di famiglie e di persone; Fondo Biblioteca; Fondo Cantieri Navali Luigi Orlando; Fondo Capitano, Governatore poi Auditore Vicario; Fondo Comune Post-Unitario; Fondo Comunità di Livorno; Fondo Conventi; Fondo Deputazione per le Opere di Pubblica Utilità e ornato; Fondo Deputazione sopra gli acquedotti; Fondo Dogana; Fondo Estimi Comunali; Fondo Genio Civile [di Livorno]; Fondo Governo Civile e Militare [di Livorno]; Fondo Imposte dirette di Cecina; Fondo Prefettura del Mediterraneo; Fondo Regia deputazione sugli acquedotti; Fondo Sanità; Fondo Società dei Casini e bagni di mare all'Ardenza);
Lucca (Fondo Catasto Nuovo; Fondo Deputazione sopra il Nuovo Ozzeri; Fondo Fortificazioni della città e dello Stato; Fondo Offizio sopra i Paduli di Sesto);
Pisa (Fondo Ordine dei Cavalieri di S. Stefano; Fondo Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa);
Pistoia (Fondo Catasto Granducale; Fondo Comune di Pistoia. Congregazione poi Deputazione sopra l'Imposizione del Fiume Ombrone. Cartoni e mappe; Fondo Comunità Civica di Pistoia; Fondo Documenti vari; Fondo Opera della Madonna dell'Umiltà; Fondo Opera di S. Jacopo; Fondo Patrimonio Ecclesiastico; Fondo Pia Casa di Sapienza);
Siena (Fondo Acquisto Piccolomini Naldi Bandini; Fondo Archivio Sergardi Biringucci Spannocchi; Fondo Biblioteca vecchia; Fondo Comune di Chiusdino; Fondo Comune di Colle di Val d'Elsa; Fondo Conventi; Fondo Dono Bandini Domenico di Sarteano; Fondo Governo Francese; Fondo Manoscritti; Fondo Miscellanea di piante e disegni; Fondo Ospedale di S.Maria della Scala; Fondo Patrimonio dei resti ecclesiastici; Fondo Piante dei vicariati dello Stato Senese; Fondo Piccolomini Clementini; Fondo Quattro Conservatori);
Modena (Fondi del catasto estense della prima metà del XIX secolo);
Genova (Fondi del catasto dell'isola di Capraia della metà del XIX secolo);
Biblioteca Moreniana di Firenze (Fondo Acquisti Diversi; Fondo Bigazzi; Fondo Frullani; Fondo Palagi; Fondo Pecci);
Biblioteca Rilliana di Poppi (Fondo Archivio del Vicariato del Casentino; Fondo Archivio della Podesteria di Poppi; Fondo Manoscritti della Biblioteca Comunale di Poppi);
Archivio Nazionale di Praga - Archivio Asburgo Lorena di Toscana (una selezione del Fondo Rodinný Archiv Toskánsckých Habsburku).
Ciascuna mappa è stata riprodotta digitalmente ad alta risoluzione e valorizzata in modo adeguato. La fruizione del dato cartografico è contestuale ad ampie schede descrittive sui medesimi documenti, sulle pratiche amministrative e sui contesti storici e spaziali di riferimento, in modo da evidenziare le caratteristiche formali e il contenuto territoriale delle figure e le altre informazioni che ogni mappa può offrire (autori, caratteristiche del disegno, toponomastica, quadro storico-topografico, ecc.).
Trattandosi in grandissima maggioranza di rappresentazioni non geometriche né geodetiche, ciascuna mappa – diversamente da quelle catastali, georeferenziate con il metodo descritto in precedenza – è stata geolocalizzata, attraverso il riconoscimento di toponimi principali e secondari, con le coordinate geografiche dell' "impronta" territoriale della rappresentazione cartografica,per stabilire una corrispondenza tra il territorio del passato e quello del presente e permettere ricerche anche in base al criterio spaziale, al fine di ottenere risultati ordinati geograficamente. Tutte le mappe acquisite, documentate e geolocalizzate, vanno ad implementare il sistema informativo, già realizzato nell'ambito del primo progetto CASTORE, al fine della loro pubblicazione in Internet.