Il 24 settembre 2014 è stato siglato l'accordo tra la Regione Toscana e Wikimedia Italia – Associazione per la diffusione della conoscenza libera.
L'annuncio che ne è stato dato dall'Assessore mette in evidenza l'obiettivo di favorire la più ampia diffusione della conoscenza in materia di informazione geografica mediante il recepimento dei dati della Regione Toscana (strade, civici, edifici, copertura del suolo, idrografia, toponimi, ecc.) all'interno di OSM, facendone crescere la qualità nell'ambito del territorio toscano e fornendo quindi, tramite Open Street Map, un servizio migliore al territorio ed alla società della nostra regione.
Attualmente la produzione di dati geografici da parte delle Regioni ed in generale delle Pubbliche Amministrazioni, avviene con caratteristiche di massima precisione, con procedure e secondo specifiche che consentano la certificazione dei dati, secondo regole e standard adeguati a garantire che i dati prodotti abbiano quelle caratteristiche di qualità ed affidabilità indispensabili per supportare, da un punto di vista conoscitivo, i processi decisionali, pianificatori, le attività di gestione, ripristino, restauro, bonifica, mitigazione dei rischi che caratterizzano la amministrazione pubblica.
Ma occorre prendere atto che la attività di raccolta e pubblicazione dei dati della PA è "schiacciata" come in una morsa tra quanto fatto e pubblicato dalle multinazionali e quanto fatto e pubblicato dal volontariato (Open Street Map, CAI, ecc.): allo scopo quindi di acquisire un ruolo in un contesto che tende a ridurre drasticamente la rilevanza e lo stesso uso dei dati della PA (vale ormai quasi esclusivamente il ruolo che tali dati territoriali ed ambientali svolgono a supporto dei processi decisionali, della attività di collaborazione e copianificazione tra le PA, di trasparenza nei confronti del cittadino e delle sue associazioni), occorre fare delle scelte che:
1) guadagnino consenso per l'operare della PA rispetto alla qualità dei dati prodotti,
2) valorizzino i dati raccolti aumentandone il più possibile la diffusione tramite il rilascio per un riuso,
3) aiutino a migliorare qualitativamente il materiale prodotto dal volontariato (che con la PA condivide la finalità di non fare lucro sui dati e sulla loro detenzione, ma anzi di operare per la massima trasparenza e diffusione della conoscenza libera),
4) possano innescare percorsi virtuosi grazie alla promozione della trasparenza e della responsabilizzazione e al ritorno di informazione fornito dai riutilizzatori e dagli utenti finali che permette all'ente pubblico di migliorare la qualità dei dati che raccoglie.
Quest'ultima considerazione è riportata al punto (4), a pagina 1 della la Direttiva 2013/37/CE che modifica la direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.
La Regione Toscana ha attivato anche un servizio WMS sui dati OSM.